UN ECOSISTEMA IN EQUILIBRIO

Il Microbiota

Con il termine microbiota si intende l’insieme composto da centinaia di miliardi di microrganismi che vivono nel nostro corpo, al suo interno e in superficie. Costituto perlopiù da batteri, ma anche da virus, miceti e protozoi, il microbiota non deve essere confuso con il microbioma che identifica invece il patrimonio genetico di questi microrganismi.

La comunità scientifica è concorde nel suddividere il microbiota umano in tanti microbioti “distrettuali”. Troviamo infatti un microbiota intestinale, un microbiota vaginale, un microbiota orale e così via. Non esiste un microbiota uguale ad un altro. È una sorta di carta d’identità che la Natura ci ha donato.

Lo studio del microbiota delinea ogni giorno nuove e più ampie frontiere e porta in serbo un enorme potenziale di innovazione per l’ambito medico e farmaceutico.

Un microbiota vaginale sano è necessariamente caratterizzato dalla predominanza di lattobacilli, in grado di produrre acido lattico e di mantenere pertanto un pH vaginale acido che ostacola la colonizzazione e la proliferazione di microrganismi patogeni.

Inoltre, i più recenti e importanti studi clinici individuano nel Lactobacillus crispatus il più protettivo tra le varie specie di lattobacilli presenti nell’ambiente vaginale, perché maggiormente associato a:

  • una ridotta insorgenza di infezioni vaginali sia di origine batterica (Gardnerella e Chlamydia) sia ad altra eziologia (Candida e Trichomonas vaginalis
  • una condizione di stabilità per il microbiota vaginale
  • uno stato di benessere generale durante tutte le fasi della vita della donna, dalla pubertà alla menopausa

Il Microbiota vaginale

Microbiota vaginale e disbiosi

La composizione del microbiota vaginale può variare in base a diversi fattori, tra i quali è possibile includere età, livelli ormonali, attività sessuale, uso di farmaci e igiene intima.

In ogni donna, a prescindere dalla fase della vita, un microbiota vaginale in equilibrio si riscontra quando c’è ricchezza di lattobacilli di un’unica specie.

Ma cosa succede quando il microbiota vaginale non è in equilibrio? Può accadere infatti che un’anormale varietà microbica con molti patogeni si sostituisca alla normale flora dominata dai lattobacilli. Questo genera uno stato di squilibrio o disbiosi che rende più facile l’insorgenza di infezioni vaginali.

I probiotici ci offrono un importante aiuto nel ripristinare il normale equilibrio del microbiota.

In accordo con le linee guida del Ministero della Salute i probiotici si definiscono come “microrganismi vivi e vitali che conferiscono benefici alla salute dell’ospite quando consumati, in adeguate quantità, come parte di un alimento o di un integratore”. Perché un probiotico possa “far bene” alla salute deve essere in grado di colonizzare un determinato distretto ed è per questo che i probiotici devono essere “vivi e vitali” e assunti in “quantità adeguate”. Un “probiotico”, infatti, deve contenere almeno 1 miliardo UFC per ogni dose (UFC = unità formante colonia).

Per rimanere in vita si devono garantire le condizioni che permettono ai probiotici di raggiungere l’intestino, moltiplicarsi e svolgere la loro attività benefica. Tra le diverse tecnologie e stratagemmi il più comune ed efficace è l’utilizzo della cosiddetta “catena del freddo”, che consiste nella conservazione in frigorifero del probiotico per assicurare una corretta concentrazione batterica fino alla scadenza del prodotto (esattamente come avviene nello yogurt).

Cosa sono i probiotici?

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